Storia della tigre e altre storie di Dario Fo
STORIA DELLA TIGRE è la storia di un soldato che discende dai confini della Manciuria per iniziare una lunga marcia. Il nostro soldato, però, non ce la farà a raggiungere il mare verde; proprio nell'attraversamento della catena dell'Himalaia sarà colpito da un proiettile che gli procura una ferita spaventosa. Con un terribile sforzo riesce a rifugiarsi in una caverna, dove incontra un tigre.
In Cina la tigre ha un significato allegorico molto preciso: si dice che una persona possiede la tigre quando davanti alle difficoltà resiste e non delega mai a nessuno la risoluzione dei propri problemi. Questa storia viene recitata in un dialetto cinese abbastanza semplice e comprensibile ... basta cammuffare qua e là certe espressioni con qualche parola in dialetto nostrano ... per esempio padano ed ecco che subito sembrerà di sentir parlere il dialetto veneto-lombardo-emilio-piemontese dei contadini ... e invece si tratta di cinese della bassa. Forza del teatro!
ALTRE STORIE, dedicate ai "Vangeli apocrifi", sono quelle legate alla vita di Gesù e degli apostoli. Questo brano narra come, nella fuga verso l'Egitto, Gesù Cristo Bambino ad un certo punto si ferma con la Madonna e San Giuseppe a Jaffa, Sì quella dei pompelmi. Entrano nella città e cercano una casa dove alloggiare. Trovano una stamberga in periferia, più malridotta della stalla di Betlemme. Giuseppe va intorno a cercare lavoro e anche la Madonna va a lavare i panni pur di aiutare la famiglia. Il bambino si trova in mezzo alla strada e vorrebbe giocare con i ragazzini. Ma è trattato come un foresto, un povero emigrante, che parla un dialetto imcomprensibile ai locali e quindi viene scansato ed emarginato. Cerca di vincere il rifiuto dei ragazzini e, pur di farseli amici e di giocare, decide di compiere un miracolo. Ma quel miracolo viene distrutto dal figlio del padrone della città. E' la chiara allegoria del potere che non sopporta che la gente, sopratutto i "semplici", abbiano a godere dell'immaginazione e della fantasia.